La donna futurista dovrà avere nel portare le nuove foggie di abbigliamento, lo stesso coraggio, che noi avemmo nel declamare le nostre parole in libertà, contro la ribelle asineria delle platee italiane e straniere. La moda femminile non sarà mai abbastanza stravagante. Anche qui noi cominceremo con abolire la simmetria.
Faremo dei decolletés a zig zag, maniche diverse l’una dall’altra, scarpe di forma colore e altezza differenti. Creeremo toilettes illusionistiche sarcastiche sonore rumorose micidiali esplosive: toilettes a scatto a sorpresa a trasformazione, armate di molle, di pungiglioni, di obiettivi fotografici, di correnti elettriche, di riflettori, di fontane profumate, di fuochi d’artifizio, di preparati chimici e di mille congegni atti a giocare ai corteggiatori maldestri e agli innamorati sentimentali i tiri più birboni e le burle più sconcertanti.
Idealizzeremo nella donna le conquiste più affascinanti della vita moderna. Avremo così la donna mitragliatrice, la donna thanks-de-Somme, la donna antenna-radio-telegrafica, la donna velivolo, la donna sommergibile, la donna moto-scafo.
La signora elegante sarà da noi trasformata in un vero complesso plastico vivente. Nè si tema che a questa maniera la silhouette femminile venga a perdere la sua grazia capricciosa e provocante. Le nuove forme non dovranno nascondere, ma accentuare sviluppare esagerare i golfi e i promontori della penisola femminile. Arte-esagerazione. Noi innesteremo sulle silhouette femminili le linee più aggressive e i colori più squillanti dei nostri quadri futuristi. Glorificheremo la carne della donna in una frenesia di spirali e di triangoli.
Arriveremo a scolpire il corpo astrale della donna collo scalpello di una geometria esasperata! – dal Manifesto della moda femminile futurista di Volt (Vincenzo Fani)
Model Adriana
Photo Zach Mahrouche
Bandana Avantissimo Roman Muradov
Capsule collection Fidenza Village
Creative Direction Kreativehouse