Cavalieri, danzatrici, cardinali, grandi bronzi, rilievi, dipinti e lavori grafici e poi i ritratti di papa Giovanni XXIII, Igor Stravinskij, Marc Chagall, Jean Arp, Mies van der Rohe, John Huston, Kokoschka, il cardiochirurgo Barnard. Opere straordinarie, figure anche gigantesche che raramente si spostano dai musei o dalle dimore private in cui sono conservate permettendo per la prima volta un confronto diretto — visivo e critico — tra Marino Marini e Giacomo Manzù.
Gli Arcani della scultura è un progetto di comunicazione realizzato in occasione della mostra Manzù/Marino. Gli ultimi moderni — I destini di Manzù e Marino si intrecciano, si rincorrono, a volte viaggiano paralleli, altre volte si toccano e proseguono dritti per la loro strada. Lo studio creativo Kreativehouse utilizza l’antico simbolismo dei Tarocchi per rileggere, assieme allo staff della Fondazione, la storia della Scultura e le straordinarie vite di Giacomo Manzù e Marino Marini. Nasce così il progetto di storytelling gli Arcani della scultura, un percorso di 22 carte, 22 immagini, 22 storie mai raccontate prima: la Temperanza, il Bagatto, la Papessa, l’Imperatrice, l’Imperatore.
#Temperanza #Bagatto #Papessa #Imperatrice #Imperatore. I primi 5 arcani della #scultura qui #thisiskreativehouse http://t.co/nD7nJSm2xf
— Magnani Rocca (@MagnaniRocca) 11 Ottobre 2014
Progetto: Comunicazione mostra Manzù/Marino gli ultimi moderni
Cliente: Fondazione Magnani Rocca