Arte contemporanea a Parma. Una deflazione sociale economica e quindi linguistica, iniziata nel 2008, ci costringe a pensare ad una necessaria ricostruzione (sociale, economica e quindi linguistica). Ripartiamo da un tempo 0, dalla matrice, dal linguaggio, dalla sintassi, dai caratteri. Perché ogni ricostruzione ha bisogno di ripensare alla parola e quindi alla lingua. Sono stati scelti sei possibili sensori degli ultimi cinquant’anni della storia culturale italiana. Sei diversi segni, i più distanti possibili, antitetici nella loro natura alfabetica.
Bruno Chersicla, Felice Levini, Carlo Dell’Amico, Paolo Cirio, Erjon Nazeraj, Alessandro Sambini. Sei Caratteri provenienti da scritture dissimili, da luoghi distanti ed estranei: dal legno okumè alla superficie digitale. Perché ogni ricostruzione ha necessità di ripensare il rapporto tra spazio ed uomo e quindi, oggi, alla geografia del web: luogo di (ri)costruzione delle nostre abitazioni/emozioni immateriali. Questo evento sociale vuole essere un ritorno da un territorio in conflitto: una forma di partecipazione attiva ad un processo di guarigione. Andrea Tinterri