Pubblicità!

È la Pubblicità la protagonista della grande mostra in programma dal 9 settembre al 10 dicembre 2017 alla Fondazione Magnani-Rocca – la ‘Villa dei Capolavori’ a Mamiano di Traversetolo presso Parma che fu la sontuosa dimora di Luigi Magnani.

Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, per le strade delle città italiane – in un Paese che si stava aprendo alla modernità – fanno la loro apparizione i primi manifesti pubblicitari, eccezionali strumenti di promozione di nuovi, dinamici stili di vita, con l’introduzione dell’illustrazione come strumento persuasivo e spiazzante per novità e per fantasia.

Da allora, quei grandi e bellissimi fogli colorati, dal fortissimo impatto visivo, avrebbero caratterizzato gli spazi urbani, divenendo veicolo di creatività ed espressione artistica per grandi illustratori quali Cappiello, Mauzan, Dudovich, Codognato, Sepo, Carboni, Nizzoli, Testa.

Un meraviglioso viaggio nei meandri della creatività al servizio del pubblico. Dalla storia della comunicazione alla storia dell’arte: imprescindibile intreccio che si articola dal Liberty all’Art Deco, dai rimandi a Cézanne agli spunti cubisti, dal Surrealismo all’Espressionismo.

La pubblicità aggiunge agli oggetti il ‘calore’, qualità senza cui i prodotti non sarebbero ciò che sono […]. Si è cercati, amati dall’oggetto. E poiché ama ci si sente esistere: si è “personalizzati”. È l’essenziale; l’acquisto in sé stesso diventa secondario” – Baudrillard.

La marca (con quel suo universo parallelo incarnato dalla seduttiva “miciona” del Cinzano che sembra uscita dal Grande Gatsby) ci sussurra all’orecchio languida, l’idillio.
La retorica pubblicitaria declina in mille forme e astuzie questo modello. La fabula confortante si snoda intorno a ciò che fa “tepore”, “certezza”, “empatia”, “memoria”. Essere quello che vorremmo è facile come riempire il carrello di piccoli racconti incartati nel loro packaging.

La mostra

La mostra, a cura di Dario Cimorelli e Stefano Roffi, attraverso duecento opere dalla metà dell’Ottocento all’era di Carosello, racconta la nascita della pubblicità in Italia dalle sue prime forme di comunicazione all’introduzione dell’illustrazione come strumento spiazzante per novità e per fantasia, fino ad arrivare al rapporto tra illustrazione e messaggio pubblicitario attraverso i diversi media.

Mario Puppo Capri, bozzetto per manifesto, circa 1952 Cinisello Balsamo, Collezione Silvana editoriale
Armando Testa Punt e Mes, bozzetto per manifesto, s.d. (1960) CSAC, Università di Parma
Tra bozzetti originali e prove finite, in un percorso che attraversa mode, generi e slogan, la mostra intende ricostruire la storia della pubblicità presentandone diverse anime e differenti tipologie: dal sinuoso manifesto liberty alle fantasie geometriche déco, dai manifesti “pugno nell’occhio” – fondi pieni su cui si stagliano folletti e bizzarri animali – all’adozione della fotografia e di uno stile più grafico e astratto, proprio degli anni trenta e quaranta, fino alle soluzioni più sintetiche e creative del dopoguerra.

Raymond Pierre Guillaume Savignac Cinzano soda Aperitivo gradevolmente amaro, bozzetto pubblicitario, circa 1950 Courtesy Galleria del Laocoonte, Roma

 

 

Immagine in testata: Plinio Codognato, Spumanti Cinzano, 1933. Collezione Alessandro Bellenda, Galleria L’Image – Alassio (SV) – Manifesti originali del XX Secolo

Progetto

Kreativehouse ha curato le strategie di comunicazione, l'audience development, il digital engagement, l'outreach e l'analisi d'impatto della mostra.
Cliente: Fondazione Magnani Rocca

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